martedì, settembre 12

Carabinieri e le americane novità sul caso




Questa foto riguardava l' indignazione contro lo stupro stupro di gruppo di Firenze.

Trovo difficile trovare il titolo per questo post, perché non voglio parlare dell' eventuale stupro dei due carabinieri subito da due studentesse americane, sono garantista, per cui attendo che la legge faccia il suo corso, anche se personalmente con l' andare delle ore la mia convinzione personale pende sempre di più sulla veridicità del tutto. Vuoi perchè trovo difficile credere che un carabiniere di quarantacinque anni non comprenda se un soggetto è ubriaco, oltretutto perché mancherebbe la seppur minima giustificazione nell' accompagnare le ragazze a casa da sobrie. Senza contare che la volante non è Uber, non può essere usata per portare cittadini indigeni e non dal punto A al punto B.

Quello che mi indigna sono alcune giustuficazioni dell' opinione pubblica, non tutta ovviamente, quella chiassosa, che scrive sui social, che interviene durante le trasmissioni radio. Roba da anni 70 quando ancora esisteva la riparazione dello stupro con il matrimonio e nelle aule di tribunale erano trattate da colpevoli, cosa che è cambiata con l' intervento delle telecamere in aula, almeno in parte.


I difensori dell' italico pisello, di cui potete sentirne una parte durante la trasmissione La Zanzara che non necessariamente si devono mostrare ecchimosi, graffi o morsi per essere vittime di stupro, basta che manchi la consensualità essendo incapaci di intendere e volere.
Sulla sedicente assicurazione che non è mai stata provata vorrei ricordare che in America si è soliti assicurarsi per molte cose, anche aggressioni, non per questo si diviene milionarie.

A rigor di logica bisognerebbe aver paura di ogni turista a stelle e strisce calca l' italico suolo, tutti ricchi per ogni imbecille che soltanto è convinto di avere fatto una conquista. Non è da oggi che esistono le assicurazioni sull' incolumità fisica, sin dal dopoguerra gli americani qui villeggiano, sarebbe strano che fosse il primo caso.

Andando oltre in una telefonata non verificata alla trasmissione radio di cui ho messo il link, un ascoltatore che interviene dice di aver visto le due ragazze parlare con due uomini in divisa al bancone del bar nel locale salito sull' altare delle cronache, lasciando intendere che vi fossero intercorse nel gruppo delle intenzioni poco chiare.

Il fatto che abbiano parlato non significa che necessariamente ci siano accordi sessuali, difficilmente per quanto ubriache e rassicurate dalla divisa due ragazze si fanno accompagnare in macchina da due sconosciuti, poi non si era forse detto giorni addietro che il carabiniere ha asserito di non essersi accorto che erano ubriache? Incontrandole mentre si trovano di fronte al bancone di un bar? Bevevano acqua tonica?

Se fosse vero, aggraverebbe la posizione dei due uomini delle forze dell' ordine, non le migliorerebbe sicuramente. Mettiamo anche che le due avessero sorriso, si fossero appoggiate, avessero bisbigliato tra di loro ridendo, avessero alcuni atteggiamenti di persone non lucide, quello che manca è comunque il consenso consapevole, per cui è sempre stupro.

Chi andrebbe a denunciare dopo poche ore se fosse stato consenziente? Soprattutto due uomini in divisa.

Ci saranno aggiornamenti, sperando che i riflettori non si spengano.

Aggiornamento, secondo il sindaco Nardella a Firenze gli studenti stranieri tratterebbero la città come se fosse un parco di divertimenti, per essere precisi. Quando si è giovani e fuori di casa basta uscire di pochi km per sentirsi più liberi, questo è normale, fa parte dell' età, delle opportunità e dalla possibilità di sentirsi meno legati ai valori casalinghi.

Nardella ha detto una grossa cazzata, nonostante che Firenze non sia una megalopoli e la presenza degli studenti stranieri sia molto importante.

Sempre secondo Radio 24, nella trasmissione - I Funamboli Firenze una Disneyland dello sballo - (andata in onda oggi alle 9:00)  i due carabinieri hanno avuto un passato poco cristallino, secondo alcune testate giornalistiche.

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